L’EUCARESTIA

Corso Biblico 2016/2017

Introduzione

L’Eucaristia si colloca al centro dell’«iniziazione cristiana», insieme al Battesimo e alla Cresima.

Da questo Sacramento dell’amore inizia ogni vero e serio cammino di fede, di comunione e di testimonianza.

L’Eucaristia ci identifica come credenti e come comunitá cristiana. In qualsiasi paese, ancora oggi, una comunitá cristiana si riconosce dal suo radunarsi ogni domenica per celebrare l’Eucaristia. Anche nella mentalitá della gente, l’”andare a Messa” segna il confine tra chi vive una fede “fasulla” e chi invece la vive in modo continuo, con piú convinzione e con piú serietá. La realtá ci dimostra che chi partecipa alla Messa domenicale, nonostante le sue debolezze e i suoi peccati, cresce nella fede e nell’amore verso Dio e verso il Prossimo; non solo, ma la dove, viene a mancare la celebrazione domenicale, per mancanza di sacerdoti, la comunitá stenta a ritrovarsi e a progredire spiritualmente nella fede. La fedeltá ad andare a Messa la Domenica è una prova e una testimonianza di fede e di amore verso Gesú, in un mondo occidentale cosiddetto cristiano, ma stanco, ateo, anticlericale e disperato. Se davvero crediamo che il Signore Gesú si rende presente nel pane e nel vino consacrati durante la S. Messa, come é possibile non partecipare per incontrarlo e cibarsi di lui?

GLI OGGETTI:

Al centro dello spazio destinato alla celebrazione eucaristica si trova

l’altare, che è una mensa, ricoperta da una tovaglia, e questo ci fa pensare ad una tavola, ad un pranzo.

Sulla mensa c’è una croce, ad indicare che su quell’altare si offre il sacrificio di Cristo: è Lui il cibo spirituale che lì si riceve, sotto i segni del pane e del vino.
Accanto alla mensa c’è l’ambone, cioè il luogo da cui si proclama la Parola di Dio: e questo indica che nella chiesa ci si raduna per ascoltare il Signore che parla mediante le Sacre Scritture, e dunque il cibo che si riceve è anche la sua Parola.

Parola e Pane nella Messa diventano un tutt’uno, come nell’Ultima Cena, quando tutte le parole di Gesù, si conclusero nel gesto di spezzare il pane e di offrire il calice: “Prendete, mangiate, questo è il mio corpo … Prendete, bevete, questo è il mio sangue”.

Cos’è l’Eucaristia?

1°  L’EUCARISTIA è un Sacramento
significa che è uno strumento, un mezzo, una cosa che ci ha dato Gesù per  venirci in aiuto.

significa ancora che è un’azione di Gesù, con cui arriva a noi e ci salva oggi.

Nel  Sacramento è  Gesù stesso che agisce nella persona del Sacerdote.

Come ci salva l’Eucaristia ?

Prima di tutto è Cristo che ci salva, se ascoltiamo e mettiamo in pratica la sua Parola e ci salva facendosi nostro nutrimento; donandoci il suo Corpo e il suo Sangue.

 L’Eucaristia poi ci salva perché ci mette in comunione con tutti i fratelli.

La celebrazione domenicale è il momento di incontro di tutta la Comunità, in cui ognuno porta la sua vita, le sue preoccupazioni, le  gioie, i dolori… mette in comunione con gli altri se stesso: fa comunione.

Alla domenica, la comunione inizia quando una persona entra in chiesa per mettersi in ascolto della stessa Parola, per mangiare lo stesso Pane e fare proprie le preghiere di tutti.

Da questa comunione reciproca nasce anche l’aiuto scambievole.

Tutta la comunità si deve far carico di chi è in difficoltà (raccolta delle offerte): la Comunità diventa un mezzo di salvezza per i poveri, per i più deboli, per gli emarginati…

2°  L’EUCARISTIA é un memoriale: si ripete in modo “mistico”
il SACRIFICIO DI GESÙ SULLA CROCE

La parola “memoriale”  fa riferimento alla “memoria” al “ricordo”.

L’Eucaristia è un memoriale perchè “fa memoria” di Cristo morto e risorto.

Cosa vuol dire “fare memoria”?
a)  Vuol dire: “ricordiamo” quanto ha detto e fatto Gesù, specialmente gli ultimi giorni della sua vita. In particolare l’Eucaristia fa memoria dell’Ultima Cena, della Passione, Morte e Risurrezione. Tanto è vero che la Messa la chiamiamo “memoriale della Pasqua”.

b) Vuol dire: “rendiamo presente“ Gesù e la sua Pasqua.

La Messa viene celebrata per noi, oggi, adesso.  Non è sufficiente che Gesù sia morto 2000 anni fa; bisogna che quella sua Morte-Risurrezione e i meriti di Gesù di allora, diventino reali, concreti, presenti oggi, per me, per noi tutti. Noi due mila anni fa non c’eravamo; abbiamo bisogno che Gesù muoia e risorga ancora, sempre, continuamente per me, per noi, per tutti, oggi, domani e sempre.

Gesù dandoci l’Eucaristia nella forma della Cena, e raccomandandoci di “fare questo in suo memoria” ci ha indicato che cosa fare e come fare per rivivere il mistero Pasquale. La Cena (S.Messa) è la forma con cui Gesù arriva a noi, oggi. Celebrando l’Eucaristia, io attualizzo la morte e la Risurrezione di Gesù e vengo salvato oggi.

c) Vuol dire: “anticipare” la realtá  futura in cielo, cioé adorare e ringraziare Dio. L’Eucaristia diventa, cosí, anticipo del mondo che ci attende in Paradiso; dovremmo viverla e parteciparvi come se vivessimo già in parte in Paradiso.

PARTI  della  S.MESSA

1° parte:    Liturgia della Parola    segno di Croce

saluto

momento penitenziale

    gloria

    preghiera del giorno

    Letture

      A.T.

    salmo

      N.T.

      Vangelo

omelia

credo

preghiera dei fedeli

2° parte     Liturgia Eucaristica      presentazione dei doni

Canone

prefazio

consacrazione

dossologia

Padre nostro

Scambio della Pace

Comunione

preghiera

benedizione

saluto

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