Battesimo di Gesú Anno C

Dal Vangelo secondo Luca (3,15-16.21-22)

Le speranze del popolo crescevano e tutti si chiedevano: “Chissà, forse Giovanni è il Messia!”. Ma Giovanni diceva a tutti: <Io non sono il Messia, io vi battezzo soltanto con acqua, ma sta per venire uno che è più potente di me. Io non sono degno neppure di allacciargli i sandali. Lui vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco>. Intanto tutta la gente si faceva battezzare. Anche Gesù si fece battezzare e mentre pregava, il cielo si aprì. Lo Spirito Santo discese su di lui, in modo visibile, come se fosse una colomba e una voce allora venne dal cielo: “Tu sei il Figlio mio, che io amo. In te mi sono compiaciuto”.

Storicamente parlando, Gesú fu battezzato nel mese di Gennaio del 28. Durante il Battesimo, il cielo si aprí. Ecco una bella notizia, finalmente! Perché finalmente? Perché era stato chiuso dai tempi del peccato originale. Ricordate? Dopo il peccato originale, Adamo ed Eva furono cacciati dal Paradiso e Dio mise un angelo a guardia dello stesso Paradiso, affinché fosse chiuso per tutti e nessuno vi entrasse. E perché durante il battesimo di Gesú il cielo si aprí? Per 2 motivi: 1) per dare a Dio la possibilitá di manifestarsi come Trinitá, come 3 Persone uguali e distinte: il Padre che fa sentire la sua voce, il Figlio che era nell’acqua insieme ad altri, lo Spirito Santo sotto forma di Colomba vista da tutti. 2) per dire che attraverso Gesú, suo Figlio, é possibile il ritorno a casa, è possibile rientrare in Paradiso! Infatti, il Padre con la sua voce potente, in modo tale da farsi udire da tutti, dice a Gesú, mentre prega, dopo il battesimo: “Tu sei il Figlio mio, che io amo. In te mi sono compiaciuto“. (“In te mi sono compiaciuto” è un modo di dire ebraico che significa: “io ti ho mandato”). Con queste parole il Padre vuol dire che non ci saranno piú profeti per far conoscere la volontá di Dio. D’ora in poi è il Figlio, mandato da Lui, che fará conoscere la volontá di Dio, è il Figlio che bisogna ascoltare, è il Figlio che bisogna seguire, è il Figlio l’unica Veritá, è il Figlio l’unica Via per entrare in Paradiso. In nessun altro c’è salvezza e felicitá se non nel suo Figlio Gesú. Non saranno le ricchezze, non saranno i piaceri, non saranno le grandi banche mondiali, non saranno i padroni del mondo, non saranno gli opinionisti, non saranno i giornalisti, non saranno gli scienziati, non saranno i nuovi diritti umani che salveranno l’Umanitá dal male, dal Peccato, dall’Inferno, ma soltanto Gesú Cristo, il suo amore, il suo sangue, la sua morte. Infatti con la morte di Gesú, il 7 Aprile del 30, dopo che Gesú discese agli inferi, dove ad aspettarlo c’erano tutti i giusti, per essere liberati da ogni peccato, i cancelli del Paradiso furono riaperti, per tutti i redenti. Il Regno di Dio ebbe inizio. Il Buon Ladrone, Giovanni Battista, i patriarchi, i profeti e i giusti di ogni epoca e popolo precedente furono i primi di una lunghissima schiera ad entrare. Con Gesú é possibile il ritorno in Paradiso! Per tutti! Lí c’è posto per tutti. Anche per noi!  C’è posto anche per noi che abbiamo accolto Gesú ricevendo il Battesimo voluto da Lui. Tutti possono ricevere il battesimo voluto da Gesú; tutti possono rinascere di nuovo nello spirito; tutti possono ricevere la vita nuova, la vita divina e diventare figli di Dio. Tutti possono essere fieri di avere Dio come proprio Padre. Purtroppo, però, non sempre la nostra società è fiera di avere Dio come Padre e, noi stessi, posti di fronte a certe scelte o a certi problemi, ci dimentichiamo del Padre, ricorrendo poi allo stesso Padre quando siamo in difficoltà e non ne possiamo fare a meno di Lui. In ogni caso, il fatto che siamo tutti stati battezzati da neonati ha un grande valore: vuol dire che subito dopo la nascita, grazie alla redenzione operata da Gesú, il nostro peccato originale è stato eliminato e Dio ci ha subito riconosciuti come suoi figli. Ma, per tanti, quel battesimo dal grande valore non viene valorizzato; quel battesimo rimane sepolto nel passato, nel giorno stesso del battesimo. Quel battesimo, per tanti, rimane una “sceneggiata”: bello, festoso, allegro, ricco di regali, fotografie, auguri, sorrisi… ma che poi termina con i saluti a fine festa. E, tutto sommato, il fatto di essere o meno battezzati non cambia di molto la vita, né ai tanti battezzati di molti anni fa, né ai battezzati di qualche anno o mese fa e questo per la trascuratezza dei loro genitori e padrini che hanno voluto il battesimo per i loro figli o figlie e poi non se ne curano piú. Non sia piú cosí! Decidiamoci una buona volta a prendere sul serio Gesú Cristo, la sua Veritá e il suo Battesimo, affinché anche per noi il cielo rimanga aperto!

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