Ascensione di Gesú al Cielo Anno A – 18 Maggio 2023

Dal vangelo secondo Matteo 28,16-20

Gli undici discepoli andarono in Galilea, su quella collina che Gesú aveva indicato. Quando lo videro, lo adorarono. Alcuni, peró, avevano dei dubbi. Gesú si avvicinó e disse: “A me é stato dato ogni potere in cielo e in terra. Perció andate, fate diventare miei discepoli tutti gli uomini del mondo; battezzateli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo; insegnate loro a ubbidire a tutto ció che io vi ho comandato. E sappiate che io saró sempre con voi, tutti i giorni, sino alla fine del mondo“.

Fino all’ultimo momento, anche dopo la risurrezione, il rapporto dei discepoli nei confronti di Gesú varia tra  la fede e il dubbio, cioé alcuni dei discepoli hanno ancora poca fede in Gesú, dopo tutto quello che Gesú ha detto a soprattutto dopo aver assistito a tanti miracoli.  Penso che anche noi siamo come loro: fragili; diciamo di avere fede, diciamo di amarlo, poi su tante cose non ci crediamo!  C’è poco da fare! La mente umana, la nostra mente umana, anche oggi, passa dall’amore al dubbio nei riguardi di Gesú, dalla fedeltá al tradimento. La nostra mente umana non è mai contenta, mai soddisfatta, mai riconoscente, mai umile. Gira secondo le proprie voglie. E come si è comportato Gesú con i discepoli? Gesù si è avvicinato, ma non li ha rimproverati per essere fuggiti, per averlo abbandonato, durante la sua cattura, non li ha criticati, non li ha condannati, non li ha fatti arrossire per la loro poca fede, bensí si è manifestato in tutta la sua divinitá, rivestito di tutta la sua autoritá, e ha detto:  “A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra”.  Poi ha detto loro quale sarebbe stata la loro missione e il loro servizio da rendere al mondo, durante la loro vita e in sua assenza. E quale sarebbe stata? Eccola: “Andate, fate miei discepoli tutti i popoli del mondo”. “Andate” non è proprio la traduzione giusta. Quella giusta è “ANDANDO, fate miei discepoli”. Tutto ció vale anche per noi discepoli di oggi. Gesú quindi ci fa capire che mentre camminiamo in questo mondo, cioè durante la nostra vita, dobbiamo avere l’obiettivo di parlare di Gesú, di FARE DISCEPOLI, attirare la gente alla fede in Lui, fare in modo che la gente creda in Lui e si salvi.  E che cosa dobbiamo dire agli altri per farli diventare discepoli? Prima di dircelo, Gesú ci avvisa: “Sappiate che il mondo non sa amare. Voi, d’ora in poi, dovete amare il mondo di amore soprannaturale, per insegnargli ad amare”. Quindi la missione di ogni cristiano è quella di insegnare al mondo ad amare in modo soprannaturale!
E qui siamo invitati a fare una sincera riflessione: puó un insegnante insegnare agli alunni qualcosa che non conosce? E per quanto ci riguarda, conosciamo l’amore soprannaturale tra di noi, in modo da poterlo insegnare poi agli altri? Oppure, nonostante siamo cristiani, facciamo ancora parte di quel mondo che non sa amare? In ogni caso, ecco cosa dobbiamo dire agli altri per farli diventare discepoli. È Gesú stesso che ce lo dice: “Dite  agli altri che Dio li ama di amore unico e straordinario. E se, vi diranno: <Così ci ama Dio, facendoci soffrire>, voi risponderete: <Il dolore non viene da Dio. Ma Dio lo permette, e noi lo accettiamo, anzi siamo onorati di partecipare alle sofferenze di Gesù per la nostra salvezza>. Poi dite anche: <La morte e il dolore sono entrati nel mondo per invidia del demonio, ma Dio non è autore né della morte e né del dolore e non gode delle sofferenze degli uomini. Tutte le cose di Dio sono vita e tutte sono orientate per la nostra salvezza. Nel giorno di Dio, cambieranno le cose: voi che avete sofferto e che siete stati perseguitati sulla Terra, sarete glorificati da Dio davanti a tutti coloro che vi hanno disprezzato, ridicolizzati e offesi>. Alla gente dite anche: < Venite a Gesú Cristo, alla Vita e alla Pace. Il nostro Dio non vuole la vostra rovina, ma la vostra salvezza. Per questo ha mandato il suo amato Figlio affinché voi tutti vi salviate. La strada, la porta e la medicina che porta al Regno dei Cieli, è una sola. Non ce n’è un’altra… E quell’unica strada é l’amore. Sempre l’amore. Amate, perdonate, non vi offendete, non vi vendicate, siate generosi, date, perché c’è piú gioia nel dare che nel ricevere, pensate positivamente, fate del bene a chi vi fa del male, pregate per chi vi perseguita, eliminate la rabbia dalla vostra vita, seminate pace, vivete nella pace, nella Mia pace”. Non ce n’è un’altra via piú facile. Se ci fosse, per riguardo alla nostra debolezza umana, Gesú ce l’avrebbe insegnata. Ma tutto diviene possibile quando in noi c’è l’amore. Ecco cosa dobbiamo dire agli altri per avvicinarli a Gesú. La nostra missione, come cristiani è comunque quella di invitare, seminare, piantare e annaffiare, ma sarà Dio a far crescere! Noi dobbiamo impegnarci con costanza e perseveranza e basta. Il resto lo fará Gesú stesso.

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