XII Domenica T.O. Anno A – 25 Giugno 2023

Gesú disse: “Non abbiate paura degli uomini. Tutto ció che é nascosto sará messo in luce, tutto ció che é segreto sará conosciuto. Quel che io vi dico nel buio, voi ripetetelo alla luce del giorno; quel che ascoltate sottovoce, gridatelo dalle terrazze. Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l´anima. Temete piuttosto Dio che puó mandare in rovina, cioé all´inferno, sia il corpo che l´anima. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nessun passero cade a terra se Dio, vostro Padre, non vuole. Quanto a voi, Dio conosce anche il numero dei vostri capelli. Perció non abbiate paura: voi valete piú di molti passeri! Tutti quelli che dichiareranno pubblicamente di essere miei discepoli, anch´io dichiareró che sono miei, davanti al Padre mio che é in cielo. Ma quelli che pubblicamente si vergogneranno e diranno di non essere miei discepoli, anch´io diró che non sono miei, davanti al Padre mio che é in cielo.

Non abbiate paura degli uomini”. Cosí inizia la parola che Gesú rivolge oggi a noi e a tutti i cristiani, suoi seguaci. In questo breve insegnamento alla gente, Gesú invita 3 volte a non aver paura degli uomini. Infatti, tra le tante paure, una delle paure piú diffuse è proprio la paura degli uomini, la paura degli altri, la paura di quello che gli altri pensano di noi. Da questa paura nasce per esempio, la paura di parlare in pubblico; la paura di leggere in chiesa; il non farsi il segno della croce al ristorante, per vergogna o per paura che gli altri possano ridere di noi; il farsi vedere dagli amici, che si va in chiesa, o che si prega, o che si dice il rosario; il tutto per vergogna o per paura che gli amici ci possano criticare o prendere in giro!  “Non abbiate paura degli uomini”, dice Gesú! Quindi niente paura! Di nessuno, mai! Qualcuno puó dire: ma io non ho paura di niente! Certo! Noi non ce ne accorgiamo, ma noi viviamo con tante paure addosso: paura di non essere all’altezza, paura di sbagliare, paura di non riuscire, paura di non corrispondere alle attese degli altri. Tanti vizi nascono proprio dalla paura. Prendete per esempio l’invidia.  Che cosa è l’invidia? L’invidia è il desiderio di possedere un qualcosa che non si ha e che l’altro ha. Perché uno è invidioso di un collega o di un amico? Perché desidera possedere quel qualcosa (la stima, l’ammirazione, l’onore, l’importanza, il guadagno, la posizione sociale, ecc.) che il collega o l’amico ha e che lui non ha? La sua invidia nasce dalla paura di essere inferiore all’amico o al collega! E questo senso di inferioritá lo porta ad attaccare, a criticare e a cercare di distruggere l’altro, almeno dentro la sua testa. Prendete per esempio la vanitá! Che cosa è la vanitá? La vanitá è la voglia di creare una immagine esageratamente bella e perfetta di se stessi, da presentare agli altri, per essere apprezzati dagli altri (attraverso il trucco, attraverso il modo vistoso di vestire, vantandosi di certe cose, ecc.). Chi è vanitoso perché lo è? Perché ha paura di non essere sufficientemente apprezzato, gradito, ammirato dagli altri; ha paura di essere ai margini della compagnia, ha paura di non essere notato quando si è con gli altri!  E cosí via. Chi ha paura è schiavo di quella persona o di quelle persone di cui ha paura. La paura rende pigri, la paura rende vanitosi, invidiosi, ambiziosi. La paura rende vuota la vita. Chi ha paura non ha Dio nel cuore. Perció Gesú dice spesso: “Non abbiate paura” di niente e di nessuno, proprio per non essere schiavi di niente e di nessuno. Noi siamo persone libere. Cosí ci ha creato Dio e cosí vuole che siamo e cosí vuole che viviamo. I nostri sentimenti, le nostre emozioni, i nostri pensieri, il nostro cuore, tutto di noi deve essere governato da noi stessi, non dagli altri, non da cosa pensano gli altri di noi, non dalle cose! Perfino Dio, non ci governa! Certo ci sostiene nell’esistenza, ma, non ci obbliga. Ci illumina, ci orienta, ci indica la strada, ci mostra la veritá, ci invita, questo sí! Ma non ci obbliga, non ci toglie la libertá che lui stesso ci ha dato. Perché dobbiamo farcela togliere dagli altri con le nostre paure? Perció: non vergognatevi di Dio e “Non abbiate paura degli uomini”! Soprattutto nelle cose religiose. Nessun uomo è Dio!

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