SANT’ANTONIO DA PADOVA

Sant’Antonio é un santo che lascia a bocca aperta per i suoi numerosissimi miracoli che fa; li ha fatti sia da vivo, sia da morto.
Da vivo faceva miracoli in ogni momento e in ogni circostanza e anche a richiesta delle persone. E non solo miracoli grossi, ma anche per stupidaggini, anche per piccole cose, come per esempio aiutare a ritrovare qualche oggetto che si era perso. Moltissime persone dicono che non c’è cosa che dopo averla perduta non l’hanno ritrovata, dopo che si erano rivolti a S. Antonio per essere aiutati.  Provate anche voi!
Chi era S. Antonio? Intanto Antonio non era il suo vero nome ricevuto da bambino dai genitori; possiamo dire che è un nome d’arte, cioè un nome che si è scelto lui da grande.
Si chiamava Fernando e nacque a Lisbona, il primo di non so quanti fratelle e sorelle; la sua famiglia era nobile e benestante. Suo padre era un cavaliere del re.
Il padre voleva fare di suo figlio Fernando un soldato, un cavaliere del re, come era lui, un generale di esercito.
Ma all’età di quindici anni, egli decise di entrare nel convento di Lisbona e di farsi monaco, mandando all’aria i progetti di suo padre e facendolo andare su tutte le furie! 
Egli prendeva sul serio tutto ció che Gesú diceva nel Vangelo.
Dopo una vita passata a servire Dio nei poveri, a predicare la Parola di Dio a tutti, a pregare e a fare penitenza (aveva un sacco di malattie,
tra cui una malattia al cuore, l’asma e la idropisia (gonfiava per la troppa acqua che aveva nel corpo), ma mai chiese a Dio la guarigione per sé, mentre la dava sempre agli altri.
Ecco qualcuno dei suoi numerosi miracoli.
Cominciamo da quando era un ragazzo, un figlio obbediente al padre a ben integrato nella famiglia.

1) Un giorno di Giugno, quando ormai il grano era pronto per la mietitura, suo padre Martino portò il figlio Antonio, che ancora non si chiamava Antonio, ma Fernando, in una campagna di loro proprietá alla periferia di Lisbona. Appena arrivati si accorsero che migliaia di passerotti stavano beccando indisturbati il grano. Il padre Martino, arrabbiatissimo andó subito a chiamare i contadini, suoi dipendenti perché scacciassero tutti quegli uccelli.
Intanto disse a suo figlio Fernando (Antonio), di cominciare a spaventare i passerotti per farli allontanare, in attesa dei contadini. Aveva appena cominciato a scacciare qualche passerotto, quando improvvisamente cominciò a suonare la campana della chiesa del paese che chiamava i contadini ad andare in chiesa per la preghiera del tramonto. Fernando non sapendo cosa fare, se ubbidire alla campana ed andare in chiesa o ubbidire al padre e continuare a scacciare gli uccelli, ad un certo punto ebbe una illuminazione: si rivolse a tutti gli uccelli e disse loro di allontanarsi dal campo e di entrare tutti nel granaio fino a quando lui non fosse ritornato dalla chiesa. I passerotti ubbidirono tutti: a migliaia volarono nel granaio. Quando il padre insieme ai contadini tornò e scoprì che tutti i passerotti erano chiusi nel granaio, non poté far altro che rimanere meravigliato. Quando Fernando tornó dalla chiesa ordinó ai passerotti di allontanarsi, volando liberi e felici nel cielo!
E cosí fu. Per questo sant’Antonio è invocato dai contadini anche come patrono dei campi di grano! Lo sapevate?

2) L’invidia non è solo una brutta e stupida caratteristica di certe persone, ma è anche una pessima e stupidissima caratteristica del diavolo. Il demonio ha invidia delle persone che pregano e che sono impegnate a fare il bene, per questo le distrae e le disturba in vari modi, mentre non si interessa delle persone che giá camminano per la strada del male e che sono già schiave di lui.
Ebbene il demonio si rodeva il fegato, si riempiva di bile velenosa, di rabbia e di invidia per la grande santità del piccolo Fernando (Antonio). Antonio era ancora un fanciullo, ma il demonio lo tormentava continuamente, e gli appariva sotto forma di bestie schifose per fargli paura e distrarlo dalle preghiere. Il ragazzo, peró, non si lasciava spaventare; anzi un giorno fece come gli aveva insegnato sua madre: con un dito fece un segno di croce a terra vicino al posto dove stava inginocchiato a pregare; in quel punto, a terra, restò miracolosamente scolpito, il segno della croce che aveva fatto, Antonio baciò quella croce e il demonio, che non se l’aspettava da quel ragazzino, restò confuso e vinto e con rabbia, lanciando forte grida, se ne scappó, lasciando in pace il piccolo ragazzo che continuó indisturbato la sua preghiera.

3) Un giorno, a Roma, per ordine del Papa, in occasione di un Concilio, Antonio fece un discorso a moltissimi pellegrini, che erano venuti da tutta Europa e anche dall’Africa per pregare e fare penitenza sulla tomba degli Apostoli Pietro e Paolo. Erano greci, latini, francesi, tedeschi, slavi, inglesi e di altre lingue. E cosa successe? Successe che mentre Antonio parlava in italiano, tutti gli ascoltatori con grande meraviglia, lo capivano chiaramente, perché ognuno lo sentiva parlare nella propria lingua. Disse cose così belle, cosí nobili e cosí straordinarie che tutti ne rimasero a bocca aperta, anche il Papa, che da allora in poi cominciò a dare un soprannome ad Antonio: “Arca del Testamento”, che è come dire “Arca di Scienza”. 

4) Nel paesetto di Gemóna del Friuli, Antonio ha abitato per qualche anno. Lí esiste il primo santuario al mondo dedicato a lui. Dentro quel santuario, c’è una piccola chiesetta, quasi una cappella di pietre, fatta e costruita da Antonio stesso. Antonio era solito chiedere pietre, a chi poteva, per andare avanti nella costruzione della chiesetta.
Un giorno mentre Antonio lavorava passó di lá col carretto, un uomo col figlio. Quell’uomo, immaginando che Antonio gli avrebbe chiesto un aiuto, disse al figlio: “Fai finta di essere morto, così fra’ Antonio non ci chiede niente e ci lascia in pace”. Il ragazzo si distese sul carretto come morto. Sant’Antonio quando quell’uomo passò vicino col carretto, disse: “Per favore, potete aiutarmi portandomi qualche pietra, visto che avete il carretto?”. Quell’uomo disse: “Non posso, sto andando a seppellire mio figlio, che è morto”. Sant’Antonio lo guardó e gli disse:
“E va bene, sia come dici”. L’uomo se ne andó contento di essersi liberato di quel fastidio, e svoltato l’angolo, disse al figlio: “Dai su alzati, che abbiamo scampato di doverlo aiutare!”. Il figlio però non si alzava. L’uomo lo guardó, lo esaminó e si accorge che era morto sul serio! Impaurito e spaventato fece subito marcia indietro, tornó dal santo e lo pregó con tutto il cuore di avere pietà e di perdonarlo. Sant’Antonio ebbe pietá e disse al morto: “Ragazzo alzati!”, e quello subito si rialzó. Da allora in poi, l’uomo si mise a servizio di Antonio, lo aiutò nella costruzione della chiesetta e smise di fare “il furbo” con Dio.

5) Ancora? Beh un altro miracolo e poi chiudiamo!
Una donna disperata aveva deciso di togliersi la vita, perché il marito la umiliava, la maltrattava e la tradiva continuamente. Mentre stava per impiccarsi, fu fermata dall’arrivo di un frate che, parlando con lei, la convinse a non uccidersi e le restituí la pace. Il frate era sant’Antonio.
La notte dopo, poi, S. Antonio apparve al marito di quella donna, gli fece vedere come, con la sua pessima condotta, si stava trasformando in una bestia schifosa e gli mostrò anche il posto che lui stesso si stava preparando nell’inferno. Quell’uomo si spaventò molto.
Chiese perdono a Dio, si convertì, si riconciliò con la moglie e cambiò completamente la sua condotta.
S. Antonio morì vicino Padova il 13 Giugno 1231, all’etá di 36 anni, dopo aver percorso a piedi mezza Europa (Portogallo, Francia, tutta l’Italia dalla Sicilia a Padova) predicando e facendo miracoli dappertutto.
Dicono le cronache di quel periodo, che fin dal giorno dei funerali la tomba di Antonio divenne destinazione di pellegrinaggi che durarono per giorni. Fedeli e devoti di ogni condizione sociale andavano da tutte le parti e sfilavano davanti alla sua tomba toccando la bara e chiedendo miracoli, grazie e guarigioni.
Le gente andava in processione a piedi nudi, anche di notte.
Ancora oggi, i fedeli di S. Antonio, in tutto il mondo lo sentono vivo e si rivolgono a lui per essere aiutati in tanti modi.
Cosí come tutti voi, qui oggi. S. Antonio ascolti le vostre preghiere protegga voi qui presenti, le vostre famiglie, i vostri ammalati e tutti coloro che si rivolgono a lui con fede e con devozione sincera.

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